2 lug 2009

IL TRAMONTO DEL DIURNO

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/ I Segreti di Piazza Dante, Bergamo.


Se negli anni '60 cercavi un posto a Bergamo in cui nasconderti da sguardi indiscreti la scelta migliore era senza dubbio il centro diurno di piazza Dante.
Ci si poteva trovare di tutto: biliardi, estetisti, bar, bagni pubblici, etc. popolati principalmente da gente losca e da pischelli che preferivano giocare a biliardo piuttosto che andare a scuola.
Visto che a noi piacciono questi posti di cui nessuno sa niente, siamo andati a cercare qualcuno che sapesse che cosa c'è / c'era là sotto.
Tutti quelli che ci lavoravano sono morti; l'unica persona in grado di intendere e di volere che siamo riusciti a trovare è un ex commerciante di strumenti musicali che andava al diurno dal callista.

Ecco l'intervista al cav. Pierantonio Sana, uomo di ottima memoria e favella facile.


WATG: Partiamo dall'inizio, come è nato il rifugio di piazza Dante?
Cav. Sana: Alla fine della guerra a Bergamo sono stati costruiti molti rifugi antiaerei anche se Bergamo non è mai stata bombardata. Una volta hanno sganciato una bomba su una casa vicino al cimitero perché aveva delle cisterne vicine e penavano fosse benzina per mezzi militari. Spesso guardavamo dalle mura (di Città Alta) i bagliori in lontananza dei bombardamenti in pianura verso milano.
Il rifugio di Piazza dante era il più grande di tutti ed era una grande stanza circolare. Per costruirlo hanno smontato la fontana e sradicato gli alberi. La piazza era un enorme buco.

WATG: Cosa è successo dopo la guerra?
Cav. Sana: Per alcuni anni è stato chiuso poi hanno deciso di farci un albergo diurno.
WATG: Cioè?
Cav. Sana: A quei tempi non tutti avevano il bagno in casa. Lì c'erano i bagni pubblici con le docce e altri servizi come l'estetista, il callista, il parrucchiere e una sala da biliardo.

Locali del centro diurno / foto d'archivio Sana

WATG: Succedeva qualcosa di di losco all'interno del diurno?
Cav. sana: Io non so niente per certo ma girava brutta gente lì ai biliardi, fannulloni e piccoli malviventi trovavano rifugio in quei sotterranei. Si era venuta creare una cricca, una ghenga. Robe d'altri tempi comunque, furti di bici e piccoli crimini.

WATG: Come fa a sapere queste cose?
Cav.Sana: Avevo degli amici (ormai sono tutti morti) che mi avvisarono di possibilità di retate all'interno del diurno. Avvisai mio figlio adolescente di non andarci più quando marinava la scuola o lo prendevo a cinghiate.
WATG: Grazie mille per la disponibilità cavaliere
Cav. Sana: Grazie a voi.


foto attuale del Cavalier Sana


Oggi il diurno è inaccessibile a causa del degrado estremo in cui si trova.
Durante il boom dell'eroina è stato popolato da un gruppo di simpatici residenti occasionali che hanno contribuito alla sua distruzione.



Pianta Locali diurno / Foto d'Archivio

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